venerdì 27 febbraio 2015

Il costo della vita in Nuova Zelanda - Chi ha tanti soldi vive come un pascia. E a piedi caldi se ne sta

Se hai un WHV o lo stai per richiedere, probabilmente ti starai facendo un paio di domande sul costo della vita in NZ. Ti aiuto ad avere qualche risposta, raccontandoti la storia di Tizio, che vive ad Auckland e ha un WHV. Ovviamente cambiando città e cambiando mestiere o tipo di visto, queste informazioni potrebbero non combaciare. Descrivo una situazione tipo, con lo stipendio minimo, ad Auckland- collaborazione con la pagina FB "Donne che emigrano all'estero" -

Siate sinceri: quante volte vi lamentate giornalmente di quanto sia dura arrivare a fine mese, di quanto sia cara la benzina, di quanto costi fare la spesa, andare al ristorante, uscire con gli amici. E poi l’affitto… vivere in Italia costa troppo! E quanto costa vivere all’estero? La vostra inviata dalla Nuova Zelanda oggi vi farà un piccolo resoconto sul costo della vita da questa parte del mondo. Quando sono arrivata un anno fa, non c’è stato giorno in cui non rimpiangessi i prezzi dell’Italia, ma ora mi rendo conto che benchè la vita in Nuova Zelanda sia molto più cara rispetto all’Italia, da queste parti è molto più semplice risparmiare se si fa un po’ di attenzione e si rincorrono le offerte.

Se convertiamo i prezzi dal Dollaro Neozelandese all’Euro, sembrano vantaggiosi perché l’Euro è più forte del NZD, ma chi vive qua guadagna in NZD quindi il vantaggio del cambio per noi non vale.
La paga base oraria è di 14.25$ lordi l’ora che al netto sono poco più di 12$. Ipotizzando di lavorare 40 ore a settimana diciamo che il nostro budget sarà di 480$ a settimana (300 euro a settimana, 1200 euro quindi si, probabilmente qua si guadagna un pochino di più se consideriamo che lo stipendio medio in italia è di 1000 euro). Parlo di settimane perché gli affitti sono settimanali, come anche gli stipendi e questo probabilmente è vantaggioso per gestire le nostre finanze, arrivare alla fine del mese in italia sembrava più complicato, a prescindere dal budget. Ovviamente c’e’ anche chi guadagna 80$ l’ora (ad esempio gli ingegneri), ma io parlo per la gente comune e non qualificata, che arriva qua per un anno col working holiday visa. 

Attenzione: se non siete nessuno e volete cercare fortuna e ricchezza, non venite in Nuova Zelanda, perché questo non è il paese per voi. Se venite qua, aspettatevi di avere una vita tranquilla e dignitosa, ma non farete i soldi senza un titolo di studio e tanto fattore C***.

Quindi Tizio guadagna 480$ a settimana, ma quanti ne spende?

Un appartamento a settimana costa 350-400$ (o un buco, o in una zona pessima) e poi ci sono le bollette, quindi probabilmente tizio non potrà permettersi di vivere da solo, ma dovrà affittare una stanza in un appartamento da condividere con altre persone. Una stanza dignitosa si aggira sui 150-200$ a settimana, comprese le bollette. Se Tizio ci tiene a vivere in una casa più bella o magari vuole dividere la stanza con l’amico Caio, per una stanza si arriva anche a 300-350$.

Comprare una macchina, se ci si accontenta di un mezzo con 20 anni e 200mila km, si spendono 1500/2000$, l’assicurazione non è obbligatoria, ma se si vuole stipulare una polizza è economica, siamo sui 200/400$ all’anno. La benzina costa circa 1.7$ al litro (1.14 euro) e la cosa stupenda è che al supermercato (cowntdown o pak n save), se si fa minimo 20$ di spesa, ti danno un buono sconto da 0.4 cent per litro, per risparmiare sulla benzina. Se spendi di più, lo sconto aumenta. Inoltre dietro allo scontrino ci sono stampati dei buoni sconto da spendere in altri negozi. 

Fare il passaggio quando compri una macchina usata costa sui 10$, ogni 3 mesi si pagano circa 70$ di quello che sarebbe il nostro bollo e ogni 6 mesi, se la macchina ha piu di un tot di anni, altri 20/30 euro per il WOF, un controllo obbligatorio dal meccanico, che certifichi che la nostra auto sia in buono stato
.
Se Tizio non ha la macchina, viaggiare in autobus è piuttosto costoso. Il biglietto non ha validità di una o due ore come in Italia, ma bisogna fare un biglietto per ogni autobus che si prende. Se devi fare un viaggio di 15/20 minuti (due zone) sono circa 3.5$, se per fare lo stesso tragitto devi cambiare bus, ne paghi anche 4.50 (sola andata).

Se Tizio vuole andare in vacanza, come minimo un volo Nazionale costa 120$ a/r (se trovi l’offerta, se no sono 200) e uscire dal paese non è facile, il posto più vicino è l’Australia e il volo minimo costa 400/500$. Ah come mancano la Ryanair e la Easyjet, al nostro Tizio!

Se Tizio vuole andare ad un concerto o a un festival musicale, il prezzo si aggira sui 100/200 dollari, andare al cinema 18$ ma se rincorre le promozioni ne può spendere solo 10.

Se Tizio è un amante del fitness, per andare in palestra spenderà circa 20$ a settimana, ma su siti tipo Groupon si trovano sempre offerte e promozioni, io ho appena comprato un voucher per 3 mesi a 90$.

Se Tizio è un fumatore, probabilmente smetterà o diminuirà con le sigarette. Un pacchetto costa 16/20$ e il tabacco da 30g 40$. Non perché il governo voglia arricchirsi, l’intento è quello di scoraggiare i fumatori con tutta una serie di manovre, prima tra tutte il prezzo del tabacco e poi quasi ovunque è vietato fumare.

Se Tizio vuole studiare e non ha la residenza, un corso professionale ad esempio da chef costa 20mila$ all’anno, l’università sui 30-40mila$ all’anno, mentre per i residenti i prezzi sono nettamente inferiori.

Se Tizio si ammala e ha bisogno di un dottore, la visita dal medico generico costa 60/90$ (mentre per i residenti sui 20$) e anche le medicine costano di più senza residenza. Meglio farsi un’assicurazione medica, per avere rimborsi sulle spese sanitarie, e siamo sui 600/800$ all’anno.

Se Tizio vuole andare a prendere una birra al pub, il prezzo solitamente si aggira sui 9$ per una media e 5/8 per le bottiglie. Però se Tizio chiede in giro, scoprirà che molti locali fanno gli happy hour con le bottiglie di birra a 3$, quindi gli conviene andare dove può spendere di meno. Se Tizio era abituato a bere gli shot a 1 euro in Italia, gli conviene aspettare di tornare in Italia per il prossimo shot, perché qua costano 9$ (io sono ancora traumatizzata da questa cosa).

Se Tizio ha voglia di andare a mangiare una pizza buona, cotta col forno a legna come in Italia, gli costerà tra i 20 e i 30$, altrimenti per una pseudopizza a 5$ c’è sempre PizzaHut.

Un caffè al bar costa 3.5$, la buona notizia è che il cappuccino costa uguale! Per una colazione cappuccio e brioche (meglio buttarsi sul muffin o una fetta di torta, perché qua non sono famosi per le brioches) si spendono quasi 10$ quindi meglio se Tizio la colazione se la fa a casa.

Una cena al ristorante si paga profumatamente, soprattutto gli alcolici. Per un main (cioè il nostro primo o secondo) si spendono di solito 20/30$ e per bere 6/10$ per un bicchiere di vino o birra. Il vino sfuso della casa non c’è, qua si va a bottiglie (magari 40$ a bottiglia), però alcuni ristoranti ammettono il BYO ossia bring your own, potete portarvi da bere da casa, pagando qualcosina al locale. La buona notizia per Tizio è che spesso, a pranzo o nei giorni morti della settimana, i ristoranti fanno offerte per attirare clienti e magari con 10$ ti prendi una bistecca con contorno, o un gourmet burger con le patatine. 

Il trucco per sopravvivere in NZ con un budget limitato, è quello di rincorrere le offerte. Non mangiare/bere quello che si vuole, ma quello che conviene. Se è inverno e Tizio ha voglia di pomodori o peperoni, 1 kg di pomodori costa 10$ e un peperone (di numero!) costa 5$, Tizio si farà passare la voglia e mangerà broccoli o cavolini di brouxelles, che costano solo 1$. Bisogna scendere a compromessi. 

Fare shopping in NZ non è la mia attività preferita, perché la moda qua è come quella degli anni 90 in Italia. I prezzi poi sono più cari per le marche internazionali come Nike e Adidas ad esempio, inoltre i modelli non sono belli come i nostri. Però quello che mi piace è che qua per avere sconti consistenti non bisogna aspettare la fine della stagione, qua ci sono saldi più o meno sempre, basta guardarsi in giro. A esempio c’è un negozio che si chiama Rebel (una sorta di Decathlon, per intenderci) che ogni settimana, durante il weekend, tira giu i prezzi tra il 30/50% e non è che fanno sconti sulle cose vecchie, ma anche sui nuovi arrivi. Molti negozi hanno spesso la promozione che se compri 2 capi, il terzo è a metà prezzo e quant’altro. 

Al supermercato, come vi ho già detto, bisogna cercare di comprare “quello che vogliono loro” per poter spendere poco, perché se ci mettiamo a soddisfare le nostre voglie, lo stipendio non basta. Quando vado a fare la spesa, ancora non capisco bene quanto sto spendendo e quanto sto comprando, perché i prezzi non sono sempre indicati al kg come in Italia, e per quanto riguarda frutta e verdura a volte i prezzi sono “al pezzo” e non al kg, oppure ci sono sacchetti preconfezionati e prezzati, ma non viene detto il peso di quello che stiamo comprando. Un’altra stranezza è che se vuoi una bottiglietta d’acqua da mezzo litro la paghi sui 3/4$ e se ne prendi una da litro e mezzo la paghi 1/2$. Inoltre le bibite gassate costano meno dell’acqua spesso, poi ci chiediamo come mai in alcuni paesi c’è il problema dell’obesità! 

Se avete qualche curiosità a cui vorreste che Tizio rispondesse, sul costo della vita in Nuova Zelanda, non esitate a lasciare un commento.


giovedì 19 febbraio 2015

Nuova Zelanda e i bagni pubblici - Mi scappa la pipì, papà


Voglio iniziare questo post citando la mia amica Laura: 
"la cosa che mi fa piu' male di tutte e' vedere mia madre ingenua, onesta e lavoratrice, stupirsi come una bambina per i bagni pubblici gratuiti e puliti sulle spiagge e in citta', gli immensi parchi con l'erba perfettamente tagliata, le strade mantenute, senza buche, pulite, la polizia che gira e controlla. Perche' ha dovuto aspettare di venire qua per vedere cio' che dovrebbe essere "normale"? Dove sono finiti i soldi delle tasse che ha pagato per 50 anni?"

Lo stesso stupore che ha vissuto la signora Anna, l'ho sperimentato anche io appena arrivata ad Auckland. Bagni pubblici? Puliti? Gratis?

INCREDIBILE!


Pensavo fosse una caratteristica da grande città, un biglietto da visita del paese, per mostrare al mondo che Auckland è diversa, più avanti. Pensavo fosse un servizio offerto solo qua, dato l'alto numero di abitanti e persone di passaggio, invece durante il mio viaggio ho scoperto con piacere, stupore e incredulità, che i bagni pubblici puliti e gratuiti sono presenti ovunque in Nuova Zelanda, anche nei posti più impensati. 

Basta una manciata di case per formare una town e non manca mai un edificio come questi nelle foto, la public toilet!
Dotata di luce, lavandino, carta igienica e la cosa più bella è che vengono pulite regolarmente.

Quindi le toilet si trovano sia in città, che nei paesini, in prossimità dei parchi, delle spiagge, ma anche all'ingresso dei boschi e altri punti di interesse turistico. Non importa quanto sia difficile raggiungere quel posto, non importa che non ci sia accesso diretto dalla strada. la toilet sarà sempre li ad aspettati e accoglierti, per permetterti di espletare i tuoi bisogni fisiologici.

In alcuni posti, non mi sarei mai immaginata di trovarci un bagno! Ad esempio sulla spiaggia di Cathedral Cove, sulla quale si arriva dopo 45 minuti di camminata tra bosco, campi, salite e discese. Arrivi su questa spiaggia (bellissima!) e un cartello ti dice che a 100 metri c'e' una public toilet. Sono andata a cercarla anche se non ne avevo bisogno! Nascosta tra gli alberi, c'era una casetta di legno sostenuta da 4 pali stile palafitta (purtroppo niente foto!). In questo caso niente scarico, lo smaltimento era chimico, ma almeno c'era!

Anche trovare una Toilet a Mimiwhangata è stato abbastanza sorprendete, dato che si arriva su questa spiaggia tramite 7 km di strada sterrata, con una sola corsia, la roccia da un lato e il burrone dall'altro, velocità da tenere sulla strada 20/30 km/h. 

Oppure la Toilet nel bosco del Bridal Falls, anche quella inaspettata! Sei in mezzo al nulla, non ci sono case, non ci sono negozi, non ci sono persone, però ci sono i bagni!

Quando ci si trova in zone isolate e senza bagni pubblici, il governo ci dà le dritte su come comportarci per lo smaltimento dei rifiuti umani (vedi pipì e popò), Non solo per una questione di decoro (non è bello camminare tra pipì, popò e i loro fantastici odori!), ma per non contaminare acqua e terra, per motivi igienici e per evitare la trasmissione di malattie. Se avete voglia di leggere il documento in inglese, ecco il link.

Un controsenso, che però porta inaspettatamente a risultati positivi, è che benchè ci siano toilets ovunque, spesso scarseggiano i bidoni della spazzatura. Ma nei parchi, sulle spiagge ecc, ci sono cartelli che dicono "take your rubbish home" e la gente lo fa! non c'è spazzatura in giro, se vai a fare un pic nic o un barbecue, metti tutti i rifiuti nei sacchetti e te li porti a casa. Niente bottiglie e lattine per terra, pochi mozziconi di sigaretta, niente cartacce e via dicendo. 
Sono felice di vivere in un paese pulito, in cui si rispetta l'ambiente e in cui lo stato è attivamente impegnato nel salvaguardare il territorio! 

Inutile fare un confronto con l'Italia, siete italiani e sapete benissimo come sia la situazione. Se ti serve un bagno, sei costretto ad andare in un bar e prenderti un caffè, perchè li non avete tutti i McDonald's che ci sono qua. Se siete in stazione che aspettate la coincidenza del treno e vi serve un bagno, in città come Bologna o Milano dovete pagare per entrarci, in altri posti (magari gratuiti), i bagni sono così sudici che vi passa la voglia di andarci.
Nei locali commerciali, dai bar, ai ristoranti, alle discoteche, spesso la situazione non è che sia migliore. Ma la colpa non è dei gestori, la colpa è dei clienti! Quando lavoravo al bingo, avevamo una donna che puliva i servizi due volte al giorno. A volte, un'ora dopo la pulizia, i clienti arrivavano da me a lamentarsi dei bagni, che erano sporchi e indecenti. Di chi è la colpa? Della gente schifosa che non sa centrare la tazza, che se ne frega di chi deve usare il bagno dopo, che non ha rispetto per gli altri. Per fortuna qua la gente è molto più civile e rispettosa! Situazioni del genere le trovi raramente.

Concludo dicendo per quale motivo mi sono sentita in dovere di scrivere questo post! - ammesso che qualcuno sia ancora in ascolto!! :) -

Ultimamente mi è capitato spesso di leggere articoli sul giornale "il secolo XIX" (testata principale di genova) in cui si parlava del degrado della città, della mancanza di servizi igienici a disposizione per i cittadini, dei monumenti usati come "vespasiani a cielo a perto" e via dicendo. Chi è di genova sa benissimo della situazione di cui sto parlando e che sicuramente si verifica anche in altre città.
La cosa peggiore è leggere i commenti sotto agli articoli, in cui gli italiani attribuiscono questi problemi agli "extracomunitari" (lo scrivo tra virgolette, perchè l'italiano medio ancora non sa utilizzare questa parola). La Nuova Zelanda è un paese extracomunitario, appunto non appartenendo alla comunità europea, in questo paese vivono principalmente persone emigrate da paesi asiatici (come cina e india) e paesi dell'america latina. Insomma quasi tutti extracomunitari, perchè noi europei siamo una minoranza. E com'e' che essendo tutti extracomunitari, la Nuova Zelanda non è sporca come l'Italia???
Ragazzi, sveglia! Smettetela di dare la colpa agli stranieri, per il declino del nostro paese.


Italiana o straniera, se tu Stato o Comune non mi metti a disposizione un bagno e a me scappa la pipì, io la faccio qui! 

e adesso guardate qua -----> (prossimamente: gita nel cesso parlante!)

martedì 17 febbraio 2015

Couchsurfing - I magic mondays in Nuova Zelanda

da un mese a questa parte, ho iniziato a organizzare degli eventi su couchsurfing, per rendere più interessanti i miei lunedì, giorni di riposo. Nel mio day off ho sempre fatto qualcosa coi miei amici, ma a parte qualche cena di gruppo, si limitava solo ad una' uscita a due. A volte non trovavo nessuno libero e mi ritrovavo da sola a mangiare al mac o seduta su una spiaggia. BORING! 


Cosa mi ha insegnato la Nuova Zelanda? A NON LAMENTARMI, MA A CAMBIARE LE COSE CHE NON MI PIACCIONO

Così se non ho amici "giusti", se ne ho pochi, se non riesco a legare con la gente locale con cui interagisco quotidianamente, allora bisogna passare al piano b.










Il piano B è iniziato un mese fa! ho creato un evento su couchsurfing, un barbecue in spiaggia a long bay. non ero sicura della riuscita, così per sicurezza mi sono portata dietro anche 3 dei miei amici. All'appuntamento si sono presentati in 4, due francesi, un malese, un inglese. E' stata una bella giornata, così la settimana dopo ho organizzato un altro evento, al quale si sono presentati in 6: di nuovo il malese della volta prima, un americano, due kiwi, una svedese, un cinese. 
Le settimane passano, attendo i lunedì con ansia, curiosa di vedere chi si presenterà all'appuntamento, con la speranza che ci si diverta e ogni volta è una soddisfazione. Alcune persone vengono regolarmente ai miei lunedì, altri sono di passaggio ad Auckland, molti sono appena arrivati e vengono agli incontri perchè non conoscono nessuno.
E' bello perchè finalmente mi sto costruendo un gruppo! Dopo l'ostello, non sono mai riuscita veramente a creare delle amicizie, e coi superstiti dell'ostello non è che riesca a vedermici tanto, perchè ognuno ha i propri impegni e non è facile trovare il momento per riunirsi, magari tutti insieme.

Sono contenta di questi Magic Monday perchè mi permettono di visitare i dintorni di Auckland in compagnia, magari di kiwi che hanno storie curiose da raccontare relative a quei posti in cui sono cresciuti e con gente di tutto il mondo con cui confrontarsi. Ogni lunedì si impara qualcosa, si scopre qualcosa, si fanno tante risate e si condivide una giornata che normalmente sarebbe noiosa! 

Questo lunedì siamo stati a Piha, nel lato West di Auckland. Spiaggia bellissima, selvaggia, casa dei surfisti. Tre persone le avevo già conosciute ad altri eventi, Si sono aggiunti due inglesi, una tedesca e una filippina. Abbiamo fatto il bagno nell'oceano con una corrente pazzesca. C'erano i bagnini e per essere salvato in caso di necessità devi rimanere tra le bandiere. io non riuscivo nè a nuotare nè a camminare, benchè l'acqua fosse bassa, e senza accorgermene andavo sempre più lontano, fuori dalle bandiere, trascinata dalla corrente. E' stato spaventoso e divertente!

Dopo il bagno siamo andati a fare una passeggiata, sulla spiaggia di Piha ci sono delle collinette in mezzo al mare e siamo andati in cima a una di queste, a goderci il panorama. Bellissima la grotta che attraversa la roccia della collina, attraverso ci vedi il mare. Siamo andati all'interno e le pareti erano piene di stelle marine e granchi che passeggiavano indisturbati.

Quando siamo tornati dove avevamo le nostre cose, con stupore non abbiamo trovato i sacchetti con i nostri viveri. Maledetti gabbiani, mi hanno derubata di nuovo! Si sono portati via le nostre buste della spesa, è successo anche la scorsa settimana, quando mi hanno rubato un pacco di biscotti sigillato e mi sono messa a correre dietro al gabbiano che volava con il mio pacco nel becco!

Poi abbiamo preso le macchine e siamo andati a vedere le cascate di kitekite. Ci si arriva con una passeggiata di 30 minuti nel bosco. Le cascate non sono molto larghe, ma sono altissime e abbiamo fatto il bagno nell'acqua gelata, nel laghetto in fondo cui cadeva l'acqua, circondati dal verde.

Dopodichè siamo tornati in spiaggia, per goderci il tramonto. Le onde erano altissime e i surfisti erano tutti li a divertirsi... pazzi!

Godetevi l'album con tutte le foto :)