giovedì 19 gennaio 2017

Affittare stanza a Ibiza per la stagione... niente di più difficile!

Il mio incubo più grande, dopo gli insetti e il fare/disfare la valigia, è sicuramente cercare casa!

Mi ritrovo sempre a scegliere di stare dentro a un budget limitato, in quanto la casa per me è solo un posto in cui dormire e non sono flessibile sulle zone perchè mi piace abitare vicino al posto in cui lavoro, per non perdere tempo nel traffico.

Affittare stanza a Ibiza è un'impresa in ogni caso. Se non siete mai stati li per la stagione, vi spiego molto brevemente come funziona.

Fuori stagione l'isola si svuota, i lavoratori si spostano a lavorare da un'altra parte, la maggior parte delle attività chiude i battenti da ottobre fino ad aprile, i residenti stessi, stanchi per la stagione, iniziano a viaggiare e rilassarsi, i pochi che rimangono e hanno stanze da affittare le svendono per il periodo invernale perchè c'è poca richiesta. 
Arrivati ad aprile/maggio la situazione cambia, c'è chi decide di aprire le proprie porte ai lavoratori, a prezzi onesti (350 euro a stanza singola, spese incluse) e a prezzi meno onesti (500 euro per un letto in stanza doppia, si vocifera di quella cifra anche per letti sui balconi), chi invece decide di aprire le proprie porte ai vacanzieri, che sono la vera miniera di soldi e non voglio neanche sapere le tariffe settimanali.

Affittare stanza a Ibiza in questo contesto, diventa complicato. 

Chi è sicuro di tornare la stagione successiva, si organizza già prima di lasciare l'isola. Chi decide di partire successivamente (come la sottoscritta) a gennaio si ritrova in una situazione abbastanza noiosa, chi decide di cercare stanza appena prima di partire E' ROVINATO! perchè non si trova più nulla e i prezzi salgono alle stelle. (ho anche conosciuto gente che ha passato l'estate a dormire in macchina e a fare la doccia in palestra)
Ma parliamo di quella situazione noiosa che ho appena menzionato...
è da circa una settimana che ho deciso di tornare sull'isola e la prima preoccupazione è stata di iniziare a cercare casa. Purtroppo la mia coinquilina ha già affittato la stanza in cui stavo l'anno scorso, così mi tocca trovare altro.
Ogni giorno rispondo a una decina di annunci su vari siti (che poi gli annunci sono sempre gli stessi) e sui gruppi facebook. La maggior parte della gente non si degna neanche di rispondere (sarebbe intelligente rimuovere l'annuncio se si ha già affittato), con le risposte che ho avuto non sono stata molto fortunata finora.
Risposte tipo:
- AFFITTO DA SUBITO
ho capito, ma a me la stanza serve ad aprile.
- AFFITTO FINO A MAGGIO
e io a maggio sotto a quale ponte mi butto?
- LA STANZA ADESSO è 300 EURO, POI SALE A 500 EURO PIU' LE SPESE (oppure poi diventa stanza doppia da dividere con qualcuno per la stessa cifra)
sarei ben felice di spendere quei soldi per una stanza, ma gli stipendi (e non solo) ad Ibiza non sono proporzionati  agli affitti e non posso permettermi di spendere un terzo del mio stipendio per un letto in cui dormire, dato che almeno 10 ore al giorno le passo a lavorare e se quest'anno avro' dei giorni di riposo accenderò una candela alla madonna ogni mattina, inginocchiata sui ceci, pregando in latino.

In tre occasioni finora mi sono ritrovata in una situazione anomala.

CASO N.1
Un ragazzo gentilissimo risponde alla mail, manda foto, manda messaggi vocali su whatsapp, appartamento bellissimo, centrale, prezzo onesto. Mi dice che è in viaggio e torna tra 10 giorni nel caso volessi mandare qualcuno a vedere la stanza. Dopo qualche giorno lo ricontatto perchè non voglio perdere l'occasione, chiedo se è possibile far vedere la stanza da qualcun altro, mi dice di no, che il giorno prima ha già affittato l'altra stanza e che non me la può riservare se per caso qualcuno nel frattempo la blocca con la caparra. Mi manda anche una ricevuta di pagamento coi suoi dati e dell'altro inquilino. Io presa dall'impulso gli dico ok ti faccio il bonifico più tardi, mandami i dati.
Nel frattempo cerco su facebook il suo nome e compare un messaggio di una ragazza su un gruppo, che dice di non fidarsi di quella persona perchè è un truffatore. Faccio uno screenshot e glielo mando. Lui mi dice che la ragazza lo sta sputt#n#ando perchè lui non ha voluto affittarle la casa, perchè lei voleva subaffittarla ai vacanzieri per guadagnarci su (altra pratica in voga sull'isola). Mi manda la foto della sua carta d'identità e un altro foglio con la stipula di un contratto a nome di un ragazzo per la stanza. Io sono confusa, se mi stai truffando perchè mi mandi i tuoi documenti? dovresti semplicemente sparire, non insistere! Rimaniamo che aspetto il suo rientro per far vedere la stanza a qualcuno. La sera, non contenta, cerco il suo nome su google e mi vengono fuori articoli di giornale in cui si parla del suo arresto, dei suoi 17 mesi di carcere e del suo recente scarceramento.
Da una parte mi sento in colpa di non dargli fiducia, perchè magari in carcere c'è finito per sbaglio (gli avevano dato 7 anni, ma poi che ne so, forse non era colpevole), perchè tutti meritano una seconda possibilità. Dall'altra però penso che se gli mando i soldi e mi fa una truffa, oppure se finisco nei guai abitando in casa sua, chi si dispiacerà per me? meglio evitare...

CASO N.2
Ragazza italiana mette annuncio in italiano su un gruppo spagnolo di facebook. Già li... 
Vivo con mio padre, cerchiamo coinquilina responsabile blablabla
Le rispondo, ci scriviamo per un'ora, casa bellissima, prezzo accessibile. Le dico:Posso mandare un'amica a vedere la casa in questi giorni?
Risposta: mi dispiace ma per brutte esperienze solo la persona interessata accetto in casa
anche quando l'affitto, non voglio altra gente in casa
Io: ok
Sono rimasta senza parole. Per di più le ho detto che quella ragazza era la mia coinquilina, così avrebbe potuto anche chiedere di me. Già non mi sembrava una buona idea andare ad abitare con padre e figlia, se già fanno così solo per vedere la casa, come sarebbe vivere con loro? non lo voglio neanche sapere. Poi volevo sottolineare... menomale che tra connazionali bisognerebbe aiutarsi... seee ciaooo! 

CASO N.3 (questo è il più bello)
Ricevo una mail di risposta a un mio annuncio - cerco stanza massimo 400 euro spese incluse
"Ciao affitto una stanza a 300 euro spese incluse, l'appartamento è bellissimo se vuoi ti mando le foto", rispondo subito su whatsapp, mi manda le foto, casa top, le spiego la mia situazione, chiedo se posso mandare un'amica a vedere la casa, va benissimo. Mi dice "fa freddo in Canada?", rispondo "si per questo torno a fare l'estate a Ibiza"
Risposta: ma la mia casa è a Palma non a Ibiza!

***Aggiornato al 19/01***

Ok, per oggi è tutto. Come ha detto Micce non posso sempre avere culo.

Stay tuned per sapere delle prossime disavventure 
Affittare stanza a Ibiza per la stagione... niente di più difficile!

sabato 7 gennaio 2017

Working Holiday Canada - I miei primi 2 mesi a Toronto

Per chi si fosse perso i miei ultimi spostamenti, sono stata a Ibiza fino a meta' ottobre, 10 giorni in Italia, 5 giorni a New York e il 6 novembre sono arrivata nella mia nuova casa, Toronto, grazie al Working Holiday Canada.
Ho trovato un appartamento grazie a Facebook, così mi sono saltata la fase iniziale dell'ostello. Ho abitato con una ragazza, Amy, che mi ha aiutato tantissimo nelle prime settimane di assestamento. Il suo appartamento era al 19esimo piano di un building, in una zona residenziale in cui non c'era nulla a parte che case e complessi di centri commerciali.
Il primo mese e' stato abbastanza duro, passavo sugli autobus un minimo di 2 ore al giorno, continuavo a perdermi nonostante google maps. Ho iniziato a lavorare da subito in una pizzeria con la quale avevo avuto un colloquio Skype prima di arrivare in Canada e dopo qualche settimana ho iniziato a lavorare anche per un altro ristorante nel quale avevo inviato il cv come candidatura spontanea.
Trovare casa vicino ai miei lavori è stato un pochino più complicato, ma ci sono riuscita nel giro di due o tre settimane. Ora abito in un appartamento veramente bello, 10 minuti a piedi da uno dei miei lavori e 20 minuti dall'altro, vicino al lago, vicino alla strada principale sulla quale ci sono i vari negozi, ristoranti e bar. Il quartiere si chiama Etobicoke ed è a sud ovest della città, per andare in centro ci vuole un'ora di streetcar che sarebbe il nostro tram! Dicono che questa zona in estate sia bellissima. Attendo con ansia di vedere tutta sta bellezza, perchè per ora non mi sembra nulla di che.. Il centro di Toronto è molto grande, e ci credo, con 3 milioni di abitanti! La vita notturna è molto attiva, niente a che vedere con la "noia Zelanda" in cui al massimo i locali chiudevano alle 4 del mattino. Qua c'e' addirittura un after che fa fino alle 2 del pomeriggio (stile ibiza <3 ).
Le legislazioni sull'alcol sono molto severe anche qua, è vietato bere per strada, i bar ti servono massimo fino alle 2/3 del mattino, se vuoi comprare alcolici non li trovi mica al supermercato, devi andare al Beer Store per la birra e al LCBO per vini e superalcolici. Per le sigarette si va ai convenience store, che di conveniente hanno solo il nome, come in NZ, perchè i prezzi sono astronomici, ma spesso sono aperti 24 ore e ci trovi più o meno di tutto (soprattutto al Seven Eleven).
Gli orari dei negozi sono stile NZ, dalle 10 alle 18, i centri commerciali a volte tirano fino alle 21, per me che lavoro tanto è abbastanza un'impresa riuscire ad andare a fare shopping e non ho ancora scoperto se c'e' qualche supermercato aperto 24 ore come ad Auckland. La cosa positiva è che ci sono saldi praticamente sempre e anche tantissime offerte al supermercato, così alla fine la vita non è così cara. Basta tenersi aggiornati coi volantini dei vari negozi.
Ovviamente fa freddo, ma la situazione non è così terribile come immaginavo. In questi due mesi solo una volta siamo arrivati a -20, per il resto le temperature si aggirano attorno allo zero. Spesso nevica e la neve ha dei meravigliosi brillantini! La neve si scioglie, ghiaccia, si riscioglie, sparisce, rinevica. Il cielo quasi sempre ha un bel colore e non ti prende la depressione da inverno! Pensavo che col freddo intenso la vita si fermasse e invece no, la gente si mette un bel cappotto e gli scarponi e fa quello che deve fare. Quando ho comprato il piumino nuovo ci ho messo un pò a scegliere perchè non dovevo comprare solo un giaccone che mi piacesse esteticamente, ma doveva anche avere determinate caratteristiche, antivento, isolamento termico, impermeabile. Sulle etichette dei vestiti c'e' scritto di tutto e di più, bisogna perdere un pò di tempo a leggerle e poi si è pronti per l'inverno canadese!
E se fuori c'e' un freddo polare, nelle case e nei negozi sembra di essere ai tropici e si sta in maniche corte. Non ho ancora visto la nostra bolletta del riscaldamento, ma qua si usa così. Dico solo che dormo con la finestra aperta e al mattino mi sveglio sudata.
Nord America, lo stereotipo a cui io per prima pensavo è un mare di fast food e orde di obesi per le strade. Devo dire che invece la situazione non è così. Qui a Toronto ci sono ovviamente tanti franchising (soprattutto in centro), ma nei quartieri periferici ci sono prevalentemente attività di piccoli imprenditori che propongono ogni tipo di cucina. Il denominatore comune è lo zucchero. Non so perchè, ma ogni pietanza è dolce. Eppure non sono tutti ciccioni. Vorrei tanto mangiare un'insalata con l'aceto balsamico, ma in entrambi i lavori usano una riduzione al balsamico che è troppo dolce e non sa per niente di aceto. Gli altri condimenti sono varie salse tutte a base di maionese. Insomma non se parla di usare il caro vecchio olio e aceto.
Benchè questa città sia enorme, sembra che lo spazio non basti mai e bisogna utilizzare ogni centimetro a disposizione. Così quando cerchi casa ti ritrovi davanti centinaia di annunci di basement, cioè appartamenti seminterrati probabilmente bui e umidi, con finestre piccolissime ma che per questo costano un pò meno. I ristoranti utilizzano i loro basement come magazzini, ora mi sono abituata ma all'inizio era un pò inquietante e già due volte ho avuto il "piacere" di imbattermi nei cadaveri di topolini morti stecchiti sul pavimento..
Sempre nei basement delle case c'e' la stanza delle lavatrici, che vengono utilizzate da tutti gli inquilini del palazzo ed e' a pagamento. Odio questa cosa, ma a quanto pare qua funziona così. Lavare mi costa 1.75 e asciugare altri 1.75. Per risparmiare sul bucato mi sono comprata 20 paia di calzini, così posso fare la lavatrice ogni 2 settimane!
The Path  (Toronto's Downtown Pedestrian Walkway) è una città sotterranea nel centro di Toronto, fatta di negozi e ristoranti, entrata nel guinness dei primati coi suoi 30km di lunghezza. Devo dire che quando tira vento o piove, fa proprio piacere spostarsi attraverso il Path, al calduccio, anziché in superficie.
Come sono i canadesi? Onesti! Tanta gente non chiude a chiave la porta di casa (cosa già vista in NZ) e tutti pagano il biglietto dell'autobus, tant'e' che nei capolinea o in alcune stazioni metro non viene neppure richiesto il biglietto, mentre nelle stazioni intermedie si sale dalla porta davanti e si paga direttamente all'autista. C'e' una cassettina in cui infilare le monete, ma non ti controllano quanto stai mettendo, perchè si da per scontato che tu sia una persona onesta.
Toronto è una città multiculturale allo stato puro. Ognuno arriva da un posto diverso, ha origini diverse, il colore della pelle diversa, ma tutti sono canadesi. Si usa chiedere "what's your background" per sapere le origini di una persona, perchè si da per scontato che sia canadese, perchè siamo tutti canadesi. Raramente mi chiedono "where are you from".
Molti canadesi si definiscono italiani perchè hanno un nonno o un genitore nato in italia, ma d'italiano sanno giusto dire grazie (che spesso viene pronunciato grazI).
Questa è la Toronto che ho visto in questi due mesi.