giovedì 11 dicembre 2014

Viaggiare da soli

Viaggiare da soli - alle soglie del 2015, questa è una frase che suscita ancora
reazioni  negative e di stupore più disparate.

per la maggior parte della gente (italiani in primis), viaggiare da soli è un'opzione da non prendere neppure in considerazione.
ho le ferie ma non so con chi andarci? allora sto a casa!

se una ragazza, poi, dice che vorrebbe fare un viaggio da sola, ecco la lista delle risposte che avrà dal suo interlocutore:
  • ma sei pazza?
  • ma non hai paura?
  • guarda che è pericoloso..
  • e se ti stuprano? ti rapinano? ti rapiscono?
  • una ragazza come te non dovrebbe viaggiare da sola

(... potete continuare con la lista dei pregiudizi, ve ne verranno sicuramente in mentre altri )

se ci pensate, però, viaggiamo continuamente da soli!
per andare a fare shopping, per andare al lavoro, per raggiungere gli amici al bar. se viviamo da soli poi, è come un'immensa vacanza da soli.
viaggiamo da soli tutto il tempo, mentre ci spostiamo da un posto all'altro, per raggiungere qualcuno o per fare qualcosa.

nonostante ciò, quando è il momento di partire veramente, questo viaggiare da soli ci sembra una cosa strana e impossibile da fare.
la verità è che viaggiare da soli spaventa!

il mio primo viaggio da sola non lo considero quando sono andata a lavorare in svizzera a 18 anni e non conoscevo nessuno.
non considero neppure quando a 17 anni sono andata in vacanza in canada, ospitata da una famiglia conosciuta online.
non ho considerato viaggiare da sola neanche trasferirmi a genova a 19 anni, eppure nemmeno li conoscevo nessuno.

il mio primo viaggio da sola è stato nel 2011, a londra.
avevo organizzato un weekend lungo con due amiche, avevamo prenotato volo e hotel, ma all'ultimo minuto loro si sono tirate indietro. 
avevo già pagato tutto e nonostante non mi sentissi a mio agio, alla fine ho deciso di partire lo stesso.

1 per non perdere i soldi del viaggio, 
2 perchè londra la adoro e non sapevo se mi sarebbe capitato ancora di andarci.

con la testa piena di pregiudizi e tabù di cui sopra, mi ci è voluto un pò a farmi coraggio e dire "ma si, parto!". mi sono resa conto di quella cosa che dicevo prima, che in fondo viaggiamo da soli tutti i giorni, se andava bene camminare per il centro di genova, da sola, doveva andare altrettanto bene passeggiare per il centro di londra, da sola! 

viaggiare in gruppo, ovviamente è più facile. ci sono meno chance di annoiarsi (se il compagno di viaggio è scelto con cautela), costa di meno perchè si dividono le spese, essere con degli amici ci rende anche più coraggiosi ed espansivi quando è il momento di socializzare con gli sconosciuti.

viaggiare da soli, invece ci offre tutta un'altra serie di opportunità!
ci fa mettere alla prova, ci fa scoprire e superare i nostri limiti, è una sfida contro se stessi.
ci dà anche più tempo per pensare, per fare le cose che vogliamo noi senza scendere a compromessi con nessun altro, ci regala libertà e indipendenza.
dimostrerete a voi stessi che potete fare tutto quello che volete, si, anche partire da soli! superare difficoltà e paure..

la mia preoccupazione più grande, prima di partire per londra, era il disagio di andare a mangiare al ristorante da sola.
lo trovavo inaccettabile. triste. una di quelle cose che non facevo e non volevo fare, perchè "normalmente" al ristorante si va in un altro contesto, cioè in compagnia di una o più persone.

nella mia mente contorta, andava bene mangiare da sola a casa, mangiare da sola al mac donald o dal kebabbaro, comprare la focaccia e mangiarla da sola al parco, mangiare da sola nel ristorante self service durante la pausa lavoro.

però mangiare da sola al ristorante, in un altro contesto, non andava bene.
non volevo chiedere un tavolo per uno, mi vergognavo!
non volevo essere da sola a tavola e non sapere dove guardare, non aver nessuno con cui parlare, non poter neanche messaggiare, perchè all'estero gli sms per l'italia costano un botto!

ebbene, in 4 sere a londra, ho sconfitto la paura del ristorante da sola per una volta e mezza. 
dico una e mezza, perchè la seconda volta ho provato disperatamente a cenare al ristornante, ma alle 10 di sera a quanto pare nessuno aveva voglia di cucinare per me, e sono finita a mangiare qualche panino per strada. però la mia dose di impegno ce l'ho messa, veramente! 

ora che vivo in nuova zelanda, questa storia del viaggiare da soli, mangiare da soli e quant'altro da soli, la vedo sotto una prospettiva completamente diversa.
vivo in un paese in cui confluiscono ogni anno milioni di persone, provenienti da ogni parte del mondo, che da soli fanno la valigia e da soli arrivano in un paese in cui non conoscono nessuno. 
ragazzi e ragazze anche di 18/20 anni, che si prendono un anno per viaggiare, esplorare, scoprire il mondo, da soli.
gente che si prende una pausa di qualche mese e si fa il giro dell'asia prima di arrivare in nz per esplorare l'isola per qualche settimana, passando poi per per l'australia.

senza paranoie e senza pregiudizi.

che poi da soli non si è mai. siamo sempre circondati da gente. gente uguale a noi. 
gente che a sua volta magari si sente sola.

il mio consiglio?
socializzate!

se viaggiate da soli e avete paura della solitudine, cercate rifugio negli ostelli, in cui troverete la compagnia di altri viaggiatori, coi quali magari fare un pezzo di viaggio, condividere delle esperienze e dei bellissimi ricordi.

ma state anche da soli, vi farà bene, almeno per un pò!

conclusione: viaggiare in compagnia è bello, ma non rinunciate a un viaggio solo perchè non sapete con chi andarci!
provateci almeno un volta, a viaggiare da soli, se vi capita.
se non altro, avrete fatto un'esperienza in più che vi aiuterà a conoscervi meglio, vi metterà alla prova, vi renderà più forti e coraggiosi.
e se poi scoprire che viaggiare da soli vi piace, sicuramente si moltiplicheranno le vostre opportunità di viaggiare!



12 commenti:

Marco ha detto...

Complimenti Ines, mi piace come scrivi...
Interessante scoperta

Hai un nuovo follow su twitter..:)
Stammi al Meglio Ciao Marco
http://www.latuamappa.com/blog/

La Ines ha detto...

grazie per la visita e il follow =)

Unknown ha detto...

Ciao,

anch'io spesso e volentieri mi trovo a viaggiare da solo. Quante volte non sono più partito perchè nessuno era intenzionato a viaggiare con me. Chi non poteva, chi si inventava scuse di ogni tipo. Alla fine mi sono scocciato: il mio primo viaggio è stato di soli tre giorni, con il mio scooter andai nel Cilento. E' stato bellissimo, la mattina mi svegliavo presto, andavo ai porticcioli locali e parlavo con i pescatori che mi raccontavano la storia dei loro luoghi e mi davano consigli su cosa andare a visitare. Poi è seguita Londra e Barcellona. Ancora però non ho superato la difficoltà di mangiare al ristorante da solo, vado ancora dal kebbabbaro e al Mac, non so ma mi sento osservato, mi da l'impressione che qualcuno provi compassione per me, come se chissà quale sventura mi sia capitata per trovarmi solo lì come un disperato.
Ad ogni modo quando viaggi da solo è sempre una magnifica esperienza, ti insegna a trovare le giuste motivazioni per uscire e visitare i luoghi, ti aiuta a trovare autostima in te stesso.
Mai rinunciare a una cosa che vuoi fare, soprattutto se la rinuncia non viene da te ma da qualcun'altro!
A presto e grazie per il racconto,
Christian di offerteviaggibello.com

La Ines ha detto...

vedi è colpa della mentalità becera italiana, se abbiamo "paura" di mangiare da soli al ristorante =) vivendo all'estero l'ho superata, fuori dall'italia è assolutamente normale, siamo noi che ci portiamo dietro i problemi che ha creato la nostra società! =) bellissima la tua frase finale, mai rinunciare se per una scelta degli altri!

Unknown ha detto...

Ciao Ines e complimenti innanzitutto per il blog! Anche io da Novembre 2014 sono un viaggiatore solitario ed ammetto di essere veramente entusiasta di questa mio nuovo modo di affrontare un viaggio.

Sono stato a Copenhagen per 4 giorni in un ostello. Un viaggio a dir poco stupendo, ho conosciuto tanta gente nuova, da ogni parte del mondo e l'assurdità è proprio quella di non sentirsi mai soli.

Ti seguo con piacere :)

La Ines ha detto...

non ti fermare, continua a viaggiare =)

ilamonte ha detto...

Ciao La Ines,
Innanzitutto COMPLIMENTI per il tuo blog!!! davvero interessante e curioso... Grazie a questo, io e il mio compagno siamo riusciti ad avere altre info utili riguardo la NZ...e credo che sia uno dei tuoi obiettivi!! quindi Grazie!
ci presentiamo...siamo una coppia - Ilario 29 anni, Alessandra 29 anni- residenti in provincia di Milano, con un lavoro fisso a contratto indeterminato e uno stipendio che ci permette di condurre una vita tranquilla, a tratti anche agiata.
Ma questo non ci basta,abbiamo voglia di metterci in gioco, di superare i nostri limiti, di confrontarci con altri modi di vivere e di scoprire nuovi orizzonti. Da qui, nasce l'idea di un progetto condiviso, un'esperienza da vivere all'estero per darci quella possibilità che l'italia a noi giovani ci limita e, delle volte, ci vieta. Il salto di qualità, interiore e non,lo faremo ad ottobre 2015. La nostra idea è quella di dedicarci inizialmente alla Nuova Zelanda, lasciando però aperte tutte le porte del mondo.
Volevamo chiederti...E' difficile trovare lavoro? ad esempio, io che sono maestra d'asilo, in che modo posso inserirmi nell'ambito lavorativo neo-zelandese? Quanto ha inciso un buon livello della lingua nella ricerca del lavoro e nella socializzazione? la qualità della vita in termini di costi e stipendi che possibilità ti offre?
Grazie per la disponibilità...
Ale&Ila

La Ines ha detto...

ciao ragazzi :) capisco perfettamente le vostre motivazioni perchè ho lasciato l'italia spinta dalla stessa necessità, "interiore" diciamo, non economica!
il lavoro si trova con facilità, ma arrivate qua con un working holiday visa e di solito con questo visto si hanno possibilità maggiori nell'hospitality (ristorazione), soprattutto perchè per legge puoi lavorare solo 3 mesi per lo stesso datore di lavoro e in altri settori gli employers preferiscono assumere a lungo termine. non ho idea di che possibilità tu possa avere come maestra d'asilo! posso solo dirti che questo paese è pieno di bambini, quindi di asili, ma non so che qualifiche servano per entrare in quell'ambiente lavorativo, se sono ben accetti gli stranieri e soprattutto quelli con un WHV. ovviamente un buon livello di inglese influisce al 100% in ogni campo, come credi di poter socializzare se non sei in grado di parlare?? :) mettetevi a studiare l'inglese, perchè non saperlo parlare è un problema pratico, ma anche "interiore" perchè ritrovarsi in situazioni anche semplici e non potersi esprimere è veramente frustrante! te lo dice una che è partita con un livello alto di inglese! (alto per essere italiana, specifichiamo! perchè noi italiani siamo delle capre con l'inglese).
la qualità della vita è nettamente superiore all'italia, per un discorso di "no stress", riguardo ai soldi qua non si diventa ricchi di solito, a meno che non si sia superqualificati in certi campi. ora ti cerco un post che avevo scritto sul costo della vita e ti do il link

La Ines ha detto...

ho pubblicato il post sul blog! http://menteviaggi.blogspot.co.nz/2015/02/chi-ha-tanti-soldi-vive-come-un-pascia.html

ilamonte ha detto...

Grazie mille x le info e x il link postato!!molto carina ed interessante la storia di Tizio!!non so se è un bene o un male x te ma mi sa tanto che avrai due connazionali in più per le strade di Auckland!
Come sta andando l estate down under?

La Ines ha detto...

l'estate va bene! non te l'asspettare calda come in italia, ma non aspettarti neanche un inverno freddo! ad auckland raramente si va sotto ai 7-10 gradi in inverno e in estate sopra ai 26-28. il clima lo trovo molto mite e mi piace tantissimo! dicono che piova tanto ma secondo me non è vero! ti piove magari quei 10 minuti e poi torna il sole. i mesi peggiori sono luglio agosto e settembre, ma in generale il clima di auckland è super promosso! abbiamo ancora tutto marzo per andare al mare e qualche giornata di aprile se sara' ancora bello! :)

Lifeszu ha detto...

Partire da soli è anche un ottimo modo per conoscere noi stessi... L'ho fatto mille volte e lo rifarei ancora altre mille volte....