giovedì 24 ottobre 2013

Working Holiday Nuova Zelanda - Chi vuol esser lieto sia, del domani un v'è certezza.

ladies and gentleman, i'm back!
mi scuso per l'assenza, prima di partire pensavo che avrei aggiornato il blog molto spesso, o per lo meno una volta a settimana! e invece no! sono stata troppo impegnata! non aspettatevi grandi cose: ho lavoricchiato un po', ho cercato ulteriori lavori, ho fatto qualche interview e tanta tanta festa.

I weekend qua sono molto lunghi! iniziano alle 5 del pomeriggio di venerdi e finiscono a mezzanotte di domenica... i miei almeno ;) adoro le domeniche. passeggiata in spiaggia di pomeriggio, birretta e cibo di sera, tanto relax, cosa che in italia per degli anni non ho potuto fare a causa del mio lavoro!

all'inizio in ostello avevo la tendenza a farmi i cavolacci miei, nell'utimo mese ho iniziato a fare pubbliche relazioni, chiacchierare and so on. Direi che e' stata un'ottima trovata perche' finalmente parlo inglese! Va beh, ho sempre la mia cricca italiana, pero' ho anche un sacco di gente con cui parlare inglese, molti stranieri ma anche qualche madrelingua!
 per il momento continuo a stare in ostello, non e' cosi male come si possa pensare! in fondo siamo una specie di famiglia qua dentro. se non altro parlo di quelli che ci vivono da mesi come me. passiamo un sacco di tempo insieme, sono nate alcune amicizie, qualcuno si e' pure fidanzato! (non io, lungi da me ahahahaha), condividiamo colazioni, pranzi e cene e quasi ogni sera c'e' qualcuno che festeggia qualcosa e ti puoi sempre aggregare per un drink o un'uscita.
 venerdi scorso e' stato bellissimo, io sono tornata stanca morta da una giornata in giro x lavoro (tipo 12 ore???) e volevo solo bermi una birra in santa pace. arrivata in ostello ho trovato una decina di persone piazzate sulle scale a bere, fumare e parlare. mi sono unita a loro e abbiamo fatto le 3! ognuno con la sua storia, le sue esperienze, ognuno diverso ma tutti con in comune questa grande avventura del Working Holiday Nuova Zelanda. i problemi con la lingua, i problemi col lavoro, qualche delusione, ma anche emozioni, successi, speranze.
a volte mi sembra che qua la gente viva i rapporti ad un livello amplificato. ci si conosce da due giorni e si e' gia migliori amici. ok magari no, ma ci si comporta come tali. c'è più trasporto nel vivere con gli altri, anche se magari quelle persone dopo qualche giorno non le vedrai più, perchè solo di passaggio. 
forse è perchè in fondo ci sentiamo un pò soli pur essendo in gruppo. perchè ci manca la nostra terra, la nostra lingua, le nostre abitudini, il nostro cibo, la nostra gente, la nostra casa, la nostra famiglia, i nostri amici. qua si sta bene, però ognuno ad un certo punto sentirà la mancanza di quel "qualcosa". 
e allora ci si attacca agli altri, per riempire quel vuoto. 
non so se questa cosa vale per tutti, ma io me la spiego così.
non so se le persone che sto frequentando in questo momento siano "veri amici", se sono rapporti che si manterranno a distanza di tempo e spazio come succede a volte, non sto neppure a chiedermelo.
semplicemente viviamo alla giornata, 
ci immergiamo nelle circostanze e ci lasciamo travolgere dalle situazioni.

ridiamo, ridiamo tanto.
parliamo, parliamo tantissimo.
beviamo. oh quanto beviamoooo :)

Quant'è bella giovinezza, 
che si fugge tuttavia! 
chi vuol esser lieto, sia: 
di doman non c'è certezza. 
citando Lorenzo il Magnifico

di kiwi continuo a conoscerne pochi, pare che ad auckland vivano solo 70% asiatici, 9% maori tonga e samoani, 20% gente con Working Holiday Nuova Zelanda, 1% kiwi :) 

but... who cares :)
 Nel prossimo post si parla di lavoro!

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